Fontana del Nettuno
La Fontana fu realizzata verso la metà del Cinquecento per ordine di Papa Pio IV.
L'opera fu progettata dall'architetto e pittore palermitano Tommaso Laureti, che sfruttò l'acqua proveniente dal colle di San Michele in Bosco.
La decorazione fu affidatata allo scultore fiammingo manierista Jean de Boulogne da Douai, detto il Giambologna, che si ispirò alla fontana del Nettuno di Firenze.
La struttura della base si sviluppa su tre gradini, al di sopra dei quali è posta una vasca in macigno ricoperto da marmo di Verona. Al centro della vasca si trova il piedistallo, decorato con figure in bronzo derivate dall'iconografia marina ed emblemi pontifici. Su questa base è posto il Nettuno, concepito in una postura serpentinata, che fu un caposaldo della scultura manierista. Nel Seicento furono aggiunte quattro vasche angolari e una balaustra, elementi rimossi nel tardo Ottocento.