Acquedotto Carolino
L'acquedotto Carolino (così denominato in onore del re), conosciuto anche come acquedotto di Vanvitelli, è l'acquedotto nato per alimentare il complesso di San Leucio e che fornisce anche l'apporto idrico alla Reggia di Caserta, prelevando l'acqua alle falde del monte Taburno, dalle sorgenti del Fizzo e trasportandola per 38 chilometri.
La costruzione di un acquedotto, che portasse l’acqua dalle sorgenti del Fizzo alle vie d’acqua del Palazzo Reale di Caserta, fu uno straordinario successo tecnico che diede ulteriore fama all’architetto Luigi Vanvitelli che riuscì così a smentire tanti uomini di scienza che avevano teorizzato che mai l’acqua del Fizzo sarebbe giunta a Caserta. I calcoli di Vanvitelli e dei suoi collaboratori e l’abilità delle maestranze avevano consentito di superare tutte le difficoltà, particolarmente quella di riuscire a dare al condotto una pendenza media di solo mezzo millimetro per metro di percorso.
L’acquedotto portò acqua a sant’Agata dei Goti; a san Leucio ed ai mulini; alle vasche, alle fontane, alle peschiere, ai giardini e agli impianti idrici dell’intera reggia e della città di Caserta, oltre a servire all’irrigazione dei campi casertani, all’abbeveraggio del bestiame, ai pastifici. Immessa infine nell’acquedotto Carmignano, arricchì la portata di questo acquedotto che portava l’acqua a Napoli.
La parte del condotto Carolino che costituisce i Ponti della Valle è annoverata tra le più importanti opere d’arte del mondo e costituisce l’elemento più spettacolare dell’intero condotto. Quel ponte, con i suoi 529 metri di lunghezza fu il ponte più lungo d'Europa, all'epoca, e con le sue triplici arcate ben proporzionate testimonia nei secoli il genio di Vanvitelli. I 44 piloni della parte superiore sono a pianta quadrata e terminano con una strada larga quasi due metri racchiusa da due spalliere. I passaggi interni sopra ciascun ordine formano gallerie luminose utili al controllo del sistema. L’intonaco rosso sui mattoni crea fasce decise ed armoniose sul grigio del tufo.
Come arrivare:
Da Caserta Sud seguire per circa 8 km la Statale 265 per Maddaloni, Valle di Maddaloni.