Museo e Tesoro del Duomo di Monza
Il museo conserva opere celeberrime dell'antichità tardo romana e dell'alto medioevo, a partire dalla dotazione di suppellettili liturgiche donata dalla regina dei Longobardi Teodolinda.
Frutto della perizia di generazioni di artisti e della generosità di devoti committenti, l’inestimabile patrimonio di reliquie e opere d'arte ospitato nel Museo e Tesoro del Duomo di Monza costituisce una raccolta unica al mondo non solo per la rarità e la preziosità dei materiali, ma perché permette di seguire con puntualità le vicende della Basilica di San Giovanni Battista dalla sua fondazione fino ai nostri giorni.
Un percorso lungo più di 1400 anni, durante i quali la storia della chiesa si è spesso intrecciata con quella delle grandi istituzioni politiche e religiose dell’Italia e dell’Europa, in una trama di relazioni di cui le collezioni sono una vivida e spesso spettacolare testimonianza.
A chiarire il legame tra gli oggetti esposti e la storia del duomo contribuiscono gli spazi, i percorsi e gli allestimenti museali, a partire dalla sezione Filippo Serpero, dedicata al Tesoro della scomparsa basilica alto medievale, per arrivare alla sezione Carlo Gaiani, appositamente progettata per esporre le opere che hanno arricchito il patrimonio della chiesa dalla sua ricostruzione nel 1300 fino ad oggi.
La nuova sede del museo, che amplia la precedente del 1965, è interamente sotterranea e presenta, oltre agli oggetti del Tesoro, una nutrita serie di opere d'arte mai esposte in precedenza, dal Trecento al Novecento.
Duomo di Monza
Una trama di vicende lunga più di 1400 anni, una struttura complessa e monumentale, un ricchissimo apparato decorativo e di arredi, un Tesoro di valore inestimabile e un fitto intreccio di relazioni internazionali scandite sull’arco di tutta la sua storia, fanno del Duomo di Monza una delle più importanti istituzioni ecclesiastiche d’Italia e d’Europa.
Un’importanza cui la basilica sembra essere stata destinata fin dalle origini, che si collocano nei difficili anni della prima organizzazione del regno longobardo in Italia e si legano alla figura della Regina Teodolinda (570 circa – 627), principessa bavara di fede cattolica, andata in sposa, in successione, a due re dei Longobardi: Autari (nel 589-90) e Agilulfo (dal 590 al 616).