Museo del Tesoro di San Gennaro
Il Museo del tesoro di San Gennaro a Napoli, pur esponendo opere e testimonianze della grande civiltà di un popolo millenario è un museo giovane. E’ stato inaugurato grazie anche al contributo dei fondi della Comunità europea, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici, la Soprintendenza Beni Artistici e Storici e la cui realizzazione e gestione è stata affidata alla Pg Video srl di Napoli, ma ha già al suo attivo un interesse internazionale ed un’affluenza record.
Si tratta di un Polo Museale di altissimo valore storico artistico, culturale e spirituale dedicato alle straordinarie opere appartenenti al Tesoro di San Gennaro, sinora mai esposte, ed alla bellissima Sacrestia con gli affreschi, tra gli altri, di Luca Giordano ed i dipinti del Domenichino e di Massimo Stanzione.
Antichi documenti, oggetti preziosi, argenti, gioielli, dipinti di inestimabile valore, facenti parte del Tesoro di San Gennaro che, nel corso dei secoli, sovrani, papi, uomini illustri o persone comuni hanno donato per devozione al Santo, hanno trovato e troveranno in questa sede una propria collocazione e soprattutto consentiranno, in varie fasi, l’allestimento di mostre tematiche rare e straordinarie.
Il percorso museale è accompagnato da un itinerario sonoro che parte, nella prima sezione, dalle voci dei vicoli di Napoli, a sottolineare la forte appartenenza e aderenza con le radici della città, per poi articolarsi in una preghiera a San Gennaro nella sezione in cui sono esposti i busti d’argento dei compatroni che accompagnavano la processione di San Gennaro e, nella terza sezione, dove è esposto il reliquario del sangue donato nel 1305 da Carlo d’Angiò e che ancora oggi trasporta le ampolle del sangue in processione, è il canto evocativo delle parenti di San Gennaro a raccontarci il miracolo della liquefazione. Nella quarta sezione, invece, sono protagonisti i canti antichi sacri del ‘600. Al secondo piano si accede alle Sacrestie, mai aperte al pubblico per quattro secoli e che oggi, grazie al museo, è possibile ammirare in tutta la loro straordinaria bellezza con i marmi pregiati, i dipinti di Massimo Stanzione, di Dominichino, di Luca Giordano. Nelle nuove sale del terzo piano, allestite per l’occasione, sono esposti i leggendari gioielli: le undici straordinarie meraviglie del Tesoro dedicato al Santo protettore di Napoli (a detta degli esperti una delle collezioni più ricche del mondo assieme alla Corona d’Inghilterra e al Tesoro dello zar di Russia) che si aggiungono all’ esposizione permanente degli argenti del Museo del Tesoro di San Gennaro. L’allestimento della mostra è un vero e proprio viaggio nel tempo tra le bellezze e le radici di Napoli, tra i vicoli e i colori dei mercati, tra i volti degli emigranti e quelli del popolo in attesa del miracolo, tra la processioni di New York e quella di Napoli, con sonorizzazioni, immagini, voci, emozioni, che si rincorrono tra le sale dove emergono dal buio solo le luci splendenti dei gioielli più preziosi del mondo.
Centocinquanta audioguide in italiano, tedesco, inglese, francese e spagnolo, comprese nel costo del biglietto, oltre al supporto delle hostess, sono in grado di offrire una puntuale e precisa spiegazione del percorso museale. Adiacente al Museo è ovviamente la Real Cappella del Tesoro di San Gennaro, gioiello universale del barocco. Il Museo del Tesoro di San Gennaro ha inoltre stipulato una serie di convenzioni con le quali, acquistando un biglietto unico integrato, è possibile visitare anche la Quadreria del Pio Monte di Misericordia, gli Scavi archeologici del Duomo, la basilica di Santa Restituta e l’abside angioino del Duomo e usufruire delle audioguide all’interno della Real Cappella del Tesoro.