Cappella Sansevero
La Cappella venne costruita a fine Cinquecento per volere di Giovanni Francesco Paolo de Sangro, sul luogo dove si trovava un'immagine della Madonna, che lo aveva miracolosamente guarito.
A metà Settecento Raimondo de Sangro, principe di Sansevero, commissionò la decorazione della Cappella. L'edificio è composto da una sola navata definita da quattro archi a tutto sesto su ogni lato, in ognuno dei quali è collocato un monumento funebre.
La volta a botte, nella quale si trovano sei finestre, è decorata dagli affreschi di Francesco Maria Russo. Il pavimento del Settecento, con il motivo del labirinto, è andato distrutto tranne un piccolo frammento davanti al sepolcro di Raimondo de Sangro.
Tra le tante sculture che ornano la Cappella, si trova la raffigurazione della Pudicizia, opera di Antonio Corradini, il Disinganno, realizzato da Francesco Queirolo e, collocata nel centro della navata, la statua del Cristo Velato, eseguita da Giuseppe Sammartino. Queste tre sculture risalgono a metà Settecento e colpiscono per il loro suggestivo realismo.
Dalla Cappella si raggiunge un vano nel quale si trovano le macchine anatomiche, ovvero due scheletri, di donna e di uomo, ricoperti da una dettagliata rete di vene e arterie che facevano parte degli esperimenti e delle invenzioni chimiche messe in pratica da Raimondo de Sangro.
ORARI:
Giorni feriali 10.00 - 17.40
Giorni festivi 10.00 - 13.10
MARTEDI' CHIUSO
ORARI PROLUNGATI:
1 Maggio 10.00 - 18.40
Lunedì in Albis 10.00 - 18.40
8 Dicembre 10.00 - 18.40