Basilica Santuario della Madonna dei Sette Dolori
La Basilica della Madonna dei Sette Dolori si trova in Largo Madonna, zona Colli ed è intitolata a Maria Addolorata la quale, secondo la tradizione cristiana, ha dovuto affrontare sette dolori.
La basilica è un punto di riferimento religioso, storico, artistico e culturale per la città di Pescara come per tutta la regione. La festa, che ricorre tutti gli anni la prima domenica di giugno, attrae devoti dall'Abruzzo e anche da fuori regione.
Il santuario della Madonna dei Sette Dolori risale alla prima metà del XVII secolo. La stessa storia della città è strettamente legata a quella del tempio, fin dalle origini luogo di grande richiamo e meta della devozione popolare, la cui fama religiosa fu alimentata dalla leggenda secondo la quale l'immagine della Madonna, con il cuore trafitto da sette spade, sarebbe apparsa ad alcuni pastori ai primi del Settecento. Attorno al luogo del miracolo (dopo il rinvenimento l'immagine fu spostata in un luogo più adatto, ma per ben tre volte fu miracolosamente ritrovata nel luogo della primitiva apparizione), fu allora eretta una piccola cappella, che nel 1655 fu elevata al titolo di parrocchia con la dedicazione alla Madonna dei Sette Dolori dal vescovo Raffaele Esuberazio.
Si è così sviluppato nel tempo un culto religioso molto sentito, sia dai pescaresi che dalle popolazioni delle regioni vicine, definitivamente sancito nel 1959 da papa Giovanni XXIII (1958-1963) con l'elevazione del santuario a Basilica Minore (officiata dai frati dell'Ordine Minore dei Cappuccini dal 1948).
La stessa zona collinare di Pescara si sviluppò in relazione al santuario ed attorno ad esso, tanto che alla fine dell'Ottocento i cittadini arrivarono ad identificarlo anche quale punto di ritrovo politico in occasione delle adunanze del "Partito della Collina", all'epoca contrapposto al "Partito della Spiaggia".
Essendo inoltre sui colli anche la sede del municipio della vecchia Pescara, il santuario divenne un vero e proprio centro di identità cittadina e di aggregazione, anima dell'antico borgo di Castellammare Adriatico.
L'edificio attuale è il risultato della ricostruzione operata alla fine del Settecento ed i primi del secolo successivo (che seguì ad una fase architettonica ascrivibile alla metà del XVIII secolo) durante la quale fu messo a punto il nitido impianto di stile neoclassico rispondente a criteri di raffinata simmetria.