Museo Archeologico Nazionale di Muro Lucano
Istituito nel 1565 ad opera del Vescovo Filezio de Cittadinis, il Seminario di Muro Lucano è il più antico della regione.
L'edificio, interessato da varie e successive costruzioni,è costituito da vari corpi di fabbrica collocati lungo il bordo orientale della rupe che digrada verso il borgo medioevale del Pianello.
Nel complesso organizzato in ampie sale (ex dormitori), è edificata nel 1688 la Cappella di San Gregorio per volontà della principessa Tolfa Frangipane, madre di Papa Benedetto XIII.
La cappella conserva sulla parete di fondo le originarie decorazioni in stucco. Un corridoio aereo archivoltato, costruito nel 1841 dal Vescovo Antonio Gigli collega il Seminario al Palazzo Episcopale, passando sulla sottostante via pubblica.
Nel corso dei 1900 l'edificio è stato adibito a diverse destinazioni d'uso che non hanno alterato l'originaria configurazione architettonica e oggi è sede del Museo.
Il Museo Archeologico di Muro Lucano è stato concepito come un "Museo che racconta il Passato" attraverso una ricontestualizzazione dei reperti realizzata con ricostruzioni elaborate sulla base dei dati scientifici provenienti dallo scavo archeologico.
Il Museo deve infatti svolgere una funzione educativa, costituendo il luogo dove i materiali, non più congelati in un'esposizione fissa, abbiano la possibilità di creare, in spazi appositi, un "sistema tematico" di oggetti, in grado di presentare determinati problemi o aspetti del passato più immediatamente recepibili al grande pubblico. Lo scopo ultimo è quello di operare una connessione spazio-temporale tra Passato e Presente, per meglio comprendere la realtà antica nei suoi diversi aspetti, e di trasformare il Museo da luogo statico, finalizzato soltanto alla conservazione, in "nucleo dinamico, capace di creare movimento culturale e indotto economico, di innescare viaggi e commerci, di attivare sperimentazioni artistiche e innovazioni tecniche".