Teatro Sala Umberto
Il Teatro Sala Umberto, progettato dall'Arch. Andrea Busiri Vici, con decorazioni del rinomato scenografo Alessandro Bazzani, inaugura nel 1882 come sala concerto, con il nome di "Teatro della Piccola Borsa".
Nel 1890 l'intervento dell'Arch. Giulio Podesti amplia la capienza della sala a 650 posti e intorno al 1900 è ridenominata con il nome attuale. Nel 1906 viene anche adibita a Cinemofono. In occasione dell'Esposizione Universale per i 50 anni dall'Unità d'Italia nel 1911, e dopo il debutto di Petrolini il 25 maggio, furono eseguite una serie di sistemazioni della sala ad opera di Attilio Spaccarelli e Arnaldo Foschini che terminarono nel 1913. Nel 1928 fu ulteriormente ristrutturato, e dotato di un ampio palcoscenico con boccascena di 12 metri e di moderne attrezzature per la proiezione di films.
Nella sua storia artistica, si distingue tra gli anni Dieci e Quaranta come Tempio del Varietà e della Rivista italiana. Calcano il suo palcoscenico Ettore Petrolini, Raffaele Viviani, Nicola Maldacea, Totò, Aldo Fabrizi, i fratelli De Filippo, Anna Fougez, Odoardo Spadaro, i fratelli De Rege, Lydia Johnson, Riviera Five, Renato Rascel, Rossano Brazzi, i tre fratelli Bonos, Cuttica, Alfredo Bambi, i fratelli De Vico, Michele Galdieri, la compagnia Isa Lysette, Libero Bovio, Anna Magnani e Walter Chiari. Negli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta, la Sala Umberto viene destinata ad attività cinematografica. Nel 1980 viene completamente ristrutturata e nel 1981 ritorna ad essere un teatro a tutti gli effetti. La prima stagione diretta da Luigi Longobardi viene inaugurata dal grande Domenico Modugno in L'uomo che incontrò se stesso di Luigi Antonelli, con la regia di Edmo Fenoglio. Dal 1983 al 1991 la programazione artistica viene assunta dall'ETI (Ente Teatrale Italiano) guidato dallo stimato Bruno d' Alessandro. Dal 1991 al 2001 la struttura torna ad essere cinema d'essai programmato dall'Istituto Luce, e in seguito da Medusa.
Nel settembre 2002, dopo un’ulteriore ristrutturazione, riprende la sua attività teatrale sotto la direzione artistica di Alessandro Longobardi che inaugura la stagione con lo spettacolo di Maddalena Crippa in Femmine fatali, ideato e diretto da Peter Stein, e apporta alle stagioni di prosa una serie di iniziative parallele tra cui: l'apertura di un' intensa attività di formazione con il Teatro Ragazzi diretto da Livia Clementi, una serie di progetti culturali che vanno dal teatro contemporaneo alla danza, dai recital ai concerti, l'apertura del "sUeat", un nuovo spazio dedicato alla ristorazione.
È anche grazie a questa complessità di iniziative che la Sala Umberto è ormai una delle realtà più consolidate del teatro romano, sia in termini di qualità degli spettacoli sia in materia di quantità di spettatori.