Chiostro del Bramante
II complesso monumentale di Santa Maria della Pace si compone del chiostro, del convento e della chiesa. Il convento e il chiostro furono il primo progetto di rilievo eseguito a Roma dal Bramante (1444-1514). I lavori iniziarono nel 1500 e si conclusero nel 1504 e furono commissionati all’artista dal Cardinale Oliviero Carafa.
Il chiostro, un’opera di affascinante, raffinata ed elevata qualità formale, è costituito da due ordini di arcate che inquadrano un portico e un loggiato, intorno ai quali sono distribuiti gli ambienti per la vita collettiva, al piano terreno, e gli spazi abitativi, al primo piano, entrambi oggi adibiti a sale di esposizione. La chiesa, eretta al tempo di Sisto V (c. 1482) dall’architetto Baccio Pontelli, è il risultato di differenti fasi costruttive: il progetto della cupola e di una delle cappelle fu disegnato da Antonio da Sangallo il Giovane (1530), il coro e l’altare maggiore furono realizzati da Carlo Mademo (1611), mentre la facciata, con la magnifica piazzetta antistante, capolavoro del barocco romano, fu aggiunta durante i restauri del 1656 da Pietro da Cortona, che rinnovò anche l’interno della chiesa nel 1656, su ordine di Alessandro VII.
La sede espositiva polifunzionale del Chiostro del Bramante è stata creata ed è gestita da DART, Società nata con lo scopo di programmare ed organizzare mostre ed eventi culturali, coordinando le attività espositive attraverso l’accoglienza delle opere d’arte, curando il rapporto con i prestatori, assicuratori e trasportatori delle stesse, e realizzando la promozione e l’ufficio stampa.
Come arrivare:
In treno:
stazione Roma Termini
Bus: dalla stazione di Roma Termini:
40 Express, fermata Chiesa Nuova
64 fermate Vittorio Emanuele II o Chiesa Nuova.
In autobus:
da ogni altro punto della città:
tutti gli autobus che hanno le fermate
Vittorio Emanuele II
oppure C.so Rinascimento.
In automobile:
è zona a traffico limitato (ZTL) sino alle h 18.
Si può accedere a Via della Pace da C.so Vittorio Emanuele II, altezza Chiesa Nuova, quindi Via del Governo Vecchio
e Via di Parione.