Museo Nazionale "Giovanni Antonio Sanna"
Il Museo Nazionale “Giovanni Antonio Sanna” di Sassari è la principale istituzione museale della Sardegna centro-settentrionale per dimensioni e importanza scientifica delle sue raccolte, nonché un importante riferimento culturale per il nord dell’Isola.
La struttura è, dalla fondazione, un organismo polivalente; comprende raccolte archeologiche (provenienti da donazioni ed acquisizioni attraverso ricerche e scavi condotti dalla locale Soprintendenza per i Beni Archeologici) ed etnografiche.
Per la chiarezza delle soluzioni espositive la visita del Museo “Sanna” consente, anche ad un pubblico di non addetti ai lavori, un approccio - sintetico ma esaustivo - alla conoscenza delle vicende archeologiche, artistiche e della vita tradizionale della Sardegna centro-settentrionale dalla Preistoria ai giorni nostri.
La sezione archeologica è composta da sette sale. La prima è dedicata alla preistoria, dal Paleolitico inferiore (450.000 a.C.) alle culture preistoriche sarde fino all'avvento della civiltà nuragica (1800 a.C.). Segue la sala dedicata all’importante tempio prenuragico di Monte d'Accodi. Si trova poi la sala delle tombe ipogeiche, le cosiddette "domus de janas", che espone corredi funerari di varie necropoli. La quarta sala è dedicata alla civiltà nuragica, con reperti ceramici e vari bronzetti. La quinta sala è denominata fenicio-punica, ma espone anche reperti etruschi e greci ritrovati nei siti punici della Sardegna. La sala romana è dedicata particolarmente alla città di Turris Lybissonis, fondata dai romani sul sito dell'attuale Porto Torres; oltre ai reperti ceramici, armi ed altri utensili si possono ammirare bellissimi mosaici e sculture. L'ultima sala è quella medievale.