Castello di Rivoli
Il Castello di Rivoli nasce nell’XI secolo come roccaforte militare e oggi è sede del Museo d’Arte Contemporanea, che presenta una prestigiosa collezione e grandi mostre temporanee in un originale contesto storico-architettonico.
Rivoli è stato, nel Medioevo, una delle capitali della corte itinerante sabauda, usato come importante scenario per incontri politici, matrimoni, come quello di Bianca di Savoia e Galeazzo Visconti e sontuose feste.
Nel 1559 stabilì temporaneamente qui la propria residenza il duca Emanuele Filiberto di Savoia, in attesa di stabilirsi definitivamente a Torino.
Oltre ai lavori di restauro alla struttura egli fece realizzare anche un giardino terrazzato e un ninfeo ipogeo, recentemente restaurato. Le decorazioni delle sale vennero realizzate da pittori del calibro del Morazzone e di Isidoro Bianchi.
Sarà il suo successore, Carlo Emanuele I che a Rivoli naque nel 1562, a far trasformare, dall’architetto Castellamonte l’edificio in residenza e a far costruire la Manica Lunga, singolare struttura lunga 140 metri e larga 6 destinata a divenire Pinacoteca dei Savoia.
Il complesso viene fortemente danneggiato nel 1693 dall’esercito francese. Vittorio Amedeo II fu il promotore di un ambizioso progetto di ricostruzione del castello, destinato a celebrare la magnificenza dei Savoia. Tuttavia, a seguito dello scontro dinastico con il figlio, il re fu imprigionato nel castello stesso e il progetto venne interrotto.
Sarà solo nel 1793 che l'architetto Carlo Randoni riprenderà in mano le sorti del Castello, chiamato da Vittorio Emanuele duca d’Aosta.
Durante la parentesi napoleonica il Castello e il territorio di Rivoli vengono donati al cugino dell’Imperatore, Maresciallo Ney. In questo periodo vengono trasferiti a Torino arredi, opere scultoree e pittoriche. Nel 1814, con il ritorno dei Savoia sul trono, Rivoli diventa residenza reale.
Nel 1882 viene emanato il Regio Decreto che autorizza l’acquisto da parte dell’Amministrazione Comunale del Castello per 100.000 lire.
La biblioteca civica e gli arredi vengono spostati nella zona sud-est del secondo piano del Castello e il resto viene messo a disposizione dell’Esercito. La residenza, gioiello di Casa Savoia per 5 secoli, diviene definitivamente caserma, iniziando così un lento declino.
E' nel 1979, dopo gli ennesimi crolli, che viene presa la decisione di destinare il Castello a Museo di Arte Contemporanea e la progettazione viene affidata all'architetto Andrea Bruno, il quale dà vita a uno spazio affascinante e sorprendente, riuscendo a far dialogare forme, strutture e decorazioni del Seicento e del Settecento con il gusto e la cultura contemporanea.
L'apertura al pubblico è stata fatta nel 1984, con la prima mostra, "Ouverture". Il Museo d’Arte Contemporanea del Castello di Rivoli dispone di 38 Sale, e ogni anno ospita importantissimi eventi e mostre.
Il castello vanta il primato della prima ostensione in Piemonte della Sacra Sindone: il sacro lino, infatti, vi era stato portato quale tappa intermedia prima di raggiungere Pinerolo.
Come arrivare:
Trasporti pubblici da Torino
dalle stazioni di Porta Nuova e di Porta Susa: metropolitana direzione Fermi. Scendere fermata Paradiso (10 minuti ca.). Prendere la coincidenza autobus n. 36 direzione Rivoli fino al capolinea -Piazza Martiri (30 minuti ca.).
In aggiunta Domenica e Festivi Navetta 36 da Piazzale Robotti – Alpignano (antistante Stazione Ferroviaria di Alpignano)
Per info e orari sulla navetta : www.gtt.to.it
Linea City Sightseeing C "Residenze Reali"
Partenze da Torino Piazza Castello alle ore 9,30 – 11,30 – 13,45 – 15,45 fermate intermedie a Borgo Dora-Porta Palazzo, Juventus Stadium & Museum, Reggia di Venaria, Parco la Mandria arrivo al Castello alle ore 10,40 -12,40 – 14.55- 16,55
www.torino.city-sightseeing.it