Museo dell'Aeronautica Gianni Caproni
Il Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni, fondato dal pioniere dell’aviazione trentino Gianni Caproni, espone la prima collezione aeronautica al mondo, costituita negli anni Venti del Novecento. Sin dai suoi primi anni di attività, Gianni Caproni decise di conservare all’interno delle sue officine alcuni fra i suoi aerei più importanti, anziché procedere alla loro dismissione e al riutilizzo dei materiali per altre costruzioni.
Questa scelta, nel 1927, maturò nella fondazione del Museo. Riaperto a Trento nel 1992 e successivamente inserito nella rete dei musei scientifici facenti capo al MUSE-Museo delle Scienze, il Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni opera per promuovere la diffusione della cultura storica e aeronautica presso tutte le fasce di pubblico, con esposizioni permanenti e temporanee, le attività educative per le scuole, le proposte di animazione culturale per il pubblico, l’editoria scientifica.
Il Museo raccoglie ed espone una collezione di aeromobili storici originali di rilievo mondiale. Il Museo espone le storie dei pionieri dell’aviazione, nei primi anni del Novecento, e quelle di piloti e degli apparecchi utilizzati durante gli anni della Grande Guerra, tra i quali il Caproni Ca.6 del 1911, l’Ansaldo S.V.A.5 pilotato da Gino Allegri ne “Il volo su Vienna” del 1918. La narrazione prosegue attraverso i cimeli e i protagonisti della riconversione industriale, nell’immediato dopoguerra, dalla nascita del trasporto passeggeri in Italia, nei primi anni Venti, per arrivare agli aeroplani della Regia Aeronautica, come il Savoia Marchetti S.M.79 “Sparviero” aerosilurante italiano della Seconda Guerra Mondiale. Negli ultimi anni l’offerta si è ampliata con l’esposizione di parte della collezione artistica ed una sezione permanente dedicata alla simulazione di volo.