Galleria Borghese
La Galleria è collocata nella villa patrizia del cardinale Scipione Borghese, costruita da Flaminio Ponzio e dal Vasanzio, tra il 1613 e il 1614, per ospitare la ricchissima collezione del Cardinale.
Fin dalla progettazione, quindi, la Villa Pinciana aveva intenti espositivi e culturali, un luogo dove ammirare opere esemplari dell'arte antica e moderna, dove studiare musica o consultare preziosi manoscritti.
Nei primi anni del ‘900 lo Stato acquistò l'intera proprietà Borghese e la destinò a Museo.
La Galleria conserva sculture, bassorilievi e mosaici antichi, dipinti e sculture dal XV al XVIII sec. unici al mondo. L'opera più prestigiosa è forse la Venere vincitrice di Antonio Canova, più famosa come Ritratto di Paolina Borghese, numerose le sculture del Bernini, di cui il card. Scipione era il protettore, come il Ratto di Proserpina, Apollo e Dafne, la Capra Amaltea e l'Autoritratto. Consistente è anche la raccolta di scultura antica.
La Galleria vanta anche una straordinaria pinacoteca, che raccoglie capolavori di Caravaggio, Tiziano, Dosso Dossi, Rubens, Raffaello, Andrea del Sarto, Bellini. L'elenco delle opere esposte è impressionante: del Merisi la Galleria possiede il San Girolamo, la Madonna dei Palafrenieri, il Giovane con canestro di frutta, il San Giovanni Battista, il Davide con la testa di Golia, l'Autoritratto con veste di Bacco; innumerevoli le opere degli altri autori: Amor sacro e Amor Profano, il Cristo flagellato e il San Domenico di Tiziano; Apollo e Dafne, la Santa Caterina e la Maga Circe di Dosso Dossi; il Cantore appassionato del Giorgine, solo per fare alcuni esempi. Un'intera sala è dedicata a Raffaello, tra cui spicca la il Ritratto virile, la Dama con l'unicorno e la Deposizione.