Palazzi, ville e logge a Roma e provincia
Piazza Venezia - Roma (Rm) Lazio
Il Monumento nazionale a Vittorio Emanuele II, spesso identificato in maniera errata come Altare della Patria, fu costruito per volontà del giovane Parlamento Italiano.>
Via delle Quattro Fontane, 13 - Roma (Rm) Lazio
Pochi palazzi a Roma possono vantare di aver visto all' opera architetti e pittori del calibro del Maderno, Bernini, Borromini e del Cortona.>
Via del Monte Oppio, 7 - Roma (Rm) Lazio
Palazzo Brancaccio, costruito nel 1880 nel cuore della città eterna, è l'ultimo Palazzo del Patriziato Romano.>
Via della Stamperia, 8 - Roma (Rm) Lazio
Il palazzo è situato in via della Stamperia, con entrata su via del Tritone, nel rioneTrevi (nome derivato dalla storpiatura di ‘Trivio’, incrocio di tre strade) a pochissimadistanza dalla famosissima fontana e vicino la chiesa di S. Maria in Trivio.>
Via della Lungara, 10 - Roma (Rm) Lazio
Il palazzo Corsini, splendido esempio di architettura civile del Settecento, ha una lunga storia che inizia nella seconda metà del XV secolo. Nel 1492 Raffaele Sansoni Riario, Cardinale titolare della chiesa di S. Giorgio al Velabro e nipote di Papa Sisto IV della Rovere, acquistò una vigna posta sulla via della Lungara. A partire dal 1511 si iniziò a costruire il palazzo, presumibilmente terminato entro il 1518. >
Piazza di San Giovanni in Laterano, 6 - Roma (Rm) Lazio
Il Palazzo del Laterano, costruito distruggendo il Patriarchio Costantiniano, è un antico palazzo la cui storia risale alla Roma imperiale e che è stato Sede Papale e residenza ufficiale dei Romani Pontefici per più di mille anni, fino a papa Benedetto XI (1303-1304).>
Via della Lungara, 230 - Roma (Rm) Lazio
Edificata ai primi del Cinquecento per volere di Agostino Chigi, ricco banchiere di origine senese, la Villa Farnesina a Roma, di proprietà dell’Accademia Nazionale dei Lincei, è una delle più nobili e armoniose realizzazioni del Rinascimento italiano.>
Viale di Villa Grazioli - Roma (Rm) Lazio
In origine si chiamava Villa Lecci e ha preso l'attuale nome dopo essere stato acquistato, nel 1886, dal duca Giulio Grazioli Lante della Rovere.>