Fagioli di Sarconi I.G.P.
I Fagioli di Sarconi sono coltivati da secoli in una particolare zona della Basilicata.
La zona di origine dei Fagioli di Sarconi Igp comprende 11 comuni dell'Alta Valle dell'Agri in Basilicata: Sarconi, Grumento, Moliterno, Marsico Nuovo, Marsicovetere, Montemurro, Paterno, San Martino d'Agri, Viggiano, Tramutola e Spinoso.
I fertili terreni, che si estendono al disopra dei 600 m, le estati fresche e l'abbondanza d'acqua, combinate con le tradizionali tecniche di coltivazione, consentono di ottenere un prodotto inconfondibile. L'Indicazione Geografica Protetta "Fagioli di Sarconi" è riservata agli ecotipi di cannellino e di borlotto noti localmente con gli appellativi: "fasuli russi", "tovagliedde rampicanti", "verdolini", "napulitanu vasciu", "napulitanu avuti", "ciuoti o regina", "tabacchino", "munachedda", "nasieddo", "maruchedda", "san michele", "muruseddu", "truchisch", "cannellino rampicante".
Il fagiolo di Sarconi viene particolarmente apprezzato perché cuoce a prima acqua, cioè rapidamente grazie alla combinazione di alcuni elementi favorevoli dell'ambiente geografico e della tradizione della zona di produzione. In tal modo si ottiene un prodotto cotto a pasta fluida e di gusto piacevole.
In cucina è ottimo per preparare zuppe, ma può essere impiegato come ingrediente di primi piatti (minestroni, pasta e fagioli e risotti), mangiato come contorno o in ricette di fantasia.
A Sarconi ogni anno dal 1982 si festeggia questa specialità agroalimentare con la Sagra del Fagiolo di Sarconi, che si svolge il 18 e 19 agosto e che propone un suggestivo itinerario gastronomico attraverso i caratteristici vicoli del centro storico, nel corso del quale si ha la possibilità di degustare il fagiolo preparato nei modi più svariati da alcuni ristoranti della zona.